ZOBEIDE
Omaggio a “Le città invisibili” di Italo Calvino
“Di là per sei giorni e sette notti l’uomo arriva a ZOBEIDE, città bianca, ben esposta alla luna, con vie che girano su se stesse come in un gomitolo…uomini di nazioni diverse ebbero un sogno uguale, videro una donna correre di notte per una città sconosciuta…coi capelli lunghi ed era nuda”.
Gli elementi principali del racconto dello scrittore si trovano nel dipinto che nasce da strade fluttuanti. La figura femminile risulta evanescente perché il colore sfuma e si disperde confondendosi con l’atmosfera.
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