OLIVIA
Omaggio a “Le città invisibili” di Italo Calvino, di M. Aiello
Nel percorso del libro di Calvino, lo scrittore, riferendosi a Kublai, gli racconta di OLIVIA, “città resa da palazzi di filigrana con cuscini frangiati ai davanzali delle bifore; oltre alla grata d’un patio, una girandola di zampilli innaffia un prato dove un pavone bianco fa la ruota”…
E il pavone, nel bel mezzo della città, è più bianco che mai e le sue piume sono soffici, avvolgenti. Nel moto ondulante ondulante in primo piano hanno, invece, una colorazione variegata. L’uccello sta lì, tra cielo, terreno e case, come un fragile guerriero che reca in sé un sogno da realizzare.
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